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      Tutto ciò che sappiamo intorno ai selvaggi, o possiamo dedurre dalle loro tradizioni e da antichi monumenti, la storia dei quali è del tutto dimenticata dai presenti abitanti, dimostra che fino dai tempi più remoti certe tribù più fortunate hanno soppiantato altre tribù. Si sono scoperti nelle regioni più civili della terra, nelle selvagge pianure dell’America, nelle isole solitarie dell’Oceano Pacifico, avanzi di tribù estinte e dimenticate. Oggi le nazioni incivilite stanno ovunque sostituendosi alle nazioni barbare, tranne nei luoghi ove nei climi è un ostacolo mortale; e riescono principalmente, sebbene non esclusivamente, per le arti loro, che sono il prodotto del loro ingegno. È perciò probabilissimo che le facoltà intellettuali siano andate, nel genere umano, perfezionandosi gradatamente mercè la scelta naturale; e questa conclusione basta pel nostro intento. Non v’ha dubbio che sarebbe stato molto interessante segnare lo sviluppo di ogni separata facoltà dallo stato in cui si trova negli animali sottostanti a quello in cui esiste ora nell’uomo; ma non mi permettono di ciò tentare nè il mio sapere, nè le mie cognizioni.
      Merita d’esser notato che appena i progenitori dell’uomo divennero socievoli (e ciò probabilmente è seguito in un periodo antichissimo), il progresso delle facoltà intellettuali deve essere stato aiutato e modificato in modo importante, di cui non vediamo che le tracce degli animali sottostanti, cioè dal principio della imitazione, unito alla ragione ed alla esperienza.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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