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      E noi non possiamo frenare la nostra simpatia contro i suggerimenti della dura ragione, senza deteriorare la parte nobile della nostra natura. Il chirurgo può cercare di indurirsi mentre compie un’operazione, perchè sa che opera pel bene del suo malato; ma se noi volontariamente trascuriamo i deboli e gl’impotenti, può derivarne soltanto un casuale beneficio, con un male grande e presente. Quindi dobbiamo sopportare senza lagnarci i sicuri cattivi effetti del sopravvivere dei deboli e del loro propagarsi; ma sembra che vi sia almeno un impedimento che opera efficacemente; cioè che i membri più deboli ed inferiori della società non si sposano così facilmente come i più sani, e questo ostacolo può essere indefinitamente accresciuto, sebbene sia forse solo una speranza più che non una certezza che i deboli di corpo o di mente siano per astenersi dal matrimonio.
      In tutti i paesi civili l’uomo accumula proprietà, e le lascia ai suoi figli.
      Cosicchè questi figli in uno stesso paese non possono per nessun modo spingersi molto avanti nella corsa per la riuscita. Ma questo non è tutto un male; perchè senza l’accumulamento del capitale le arti non progredirebbero: ed è principalmente per opera loro che le razze incivilite hanno estesa e vanno tuttora sempre estendendo la loro cerchia, per modo da prendere il posto delle razze inferiori. E neppure l’accumulamento moderato delle ricchezze non impedisce il processo della scelta. Quando un uomo povero divien ricco, i suoi figli imprendono traffici e professioni, nelle quali v’ha sufficiente lotta, cosicchè i più abili di corpo e di mente riescono meglio.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830