Qui la differenza è maggiore, sebbene in certo modo di un’altra sorta, che non fra l’uomo ed i mammiferi più elevati. La femmina del gallinsetto, ancora giovane, si attacca colla proboscide ad una pianta; sugge la linfa ma non si muove più; divien fecondata e depone le uova; e questa è tutta la sua storia. D’altra parte la descrizione dei costumi e delle forze mentali della formica femmina esigerebbe, come ha dimostrato Pietro Huber, un grosso volume: tuttavia posso brevemente riferire alcuni punti. Le formiche si danno reciprocamente informazioni e si uniscono parecchie insieme per far lo stesso lavoro, o per trastullarsi. Riconoscono le formiche loro compagne dopo una assenza di mesi. Si fabbricano grandi edifizi, li tengono puliti, chiudono la sera le porte, e collocano le sentinelle. Fanno strade, e talora anche gallerie sotto i fiumi. Raccolgono il nutrimento per la comunità, e quando un oggetto che portano nel nido è troppo grande, allargano la porta e poi tornano a ricostruirla. Vanno alla battaglia in eserciti regolari, e sacrificano volonterose la loro vita pel bene comune. Emigrano concordi con un progetto prestabilito. Fanno schiavi. Tengono gli Afidi come vacche pel latte. Portano le uova dei loro afidi come le proprie e i propri bozzolini nelle parti calde del nido, onde si schiudano più presto; e compiono un numero senza fine di fatti consimili che potremmo citare. In complesso, la differenza fra la potenza mentale di una formica e quella di un gallinsetto è immensa; tuttavia nessuno ha mai sognato di collocarli in classi distinte, e molto meno in regni distinti.
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Pietro Huber Afidi
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