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      Questa curiosa disposizione, così diversa da quella della maggior parte dei mammiferi sottostanti, è comune al gorilla, allo scimpanzè, all’urango, ad alcune specie di ilobati, ed anche ad alcune poche scimmie americane. Ma nell’Hylobates agilis i peli dell’antibraccio sono diretti all’ingiù o verso il pugno nel modo ordinario; nell’H. lar sono quasi diritti, con qualche lieve inclinazione all’ingiù; cosicchè in quest’ultima specie la direzione del pelo segna una transizione. Non si può guari mettere in dubbio che in molti mammiferi la spessezza del pelo e la sua direzione sul dorso è bene acconcia a lasciar scorrere la pioggia; anche i peli trasversali delle zampe anteriori del cane possono servire a questo scopo quando si accovaccia per dormire. Il signor Wallace osserva che la convergenza dei peli verso il gomito nelle braccia dell’urango (di cui egli ha tanto minutamente studiato i costumi) serve a lasciar scorrere la pioggia, quando, come è il solito di questo animale, le braccia sono ripiegate, colle mani abbracciate intorno a un ramo o sopra il suo capo. Tuttavia noi dobbiamo tenere a mente che l’attitudine di un animale può forse derivare in parte dalla direzione del pelo; e non la direzione del pelo dall’attitudine. Se la spiegazione sovraesposta è giusta nel caso dell’urango, i peli del nostro antibraccio presentano un curioso ricordo del nostro primiero stato; perchè nessuno suppone che ora siano di qualche utilità nel lasciar scorrere la pioggia, e nella nostra attuale condizione eretta non sono per nulla diretti in modo da ottenere un tale effetto.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Hylobates Wallace