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      Ma in questo caso è quasi certo che la terza linea conserverà, mercè l’eredità, moltissimi piccoli punti di rassomiglianza colle altre due linee. Qui allora si presenterebbe la difficoltà, oggi insolubile, di sapere quanto peso dovremmo dare nelle nostre classificazioni alle differenze fortemente spiccate in alcuni punti, cioè alla somma delle modificazioni sopportate; e quanto all’intima rassomiglianza in numerosi punti poco importanti, come indicanti le linee di provenienza o la genealogia. La prima alternativa è la più ovvia, e forse la più giusta, sebbene l’ultima sembri la più esatta, siccome fornisce una classificazione veramente naturale.
      Per formarci su ciò un giudizio, noi dobbiamo, per quello che riguarda l’uomo, dare un’occhiata alla classificazione dei Scimmiadi. Questa famiglia vien divisa da quasi tutti i naturalisti nello scompartimento delle Catarrine, o scimmie del continente antico, le quali tutte sono caratterizzate (come lo indica il loro nome) dalla particolare struttura delle loro narici e dall’avere quattro premolari in ogni mascella; e nello scompartimento delle Platirrine, o scimmie del nuovo continente (che comprendono due distintissimi sotto-scompartimenti), le quali son tutte caratterizzate dalle narici differentemente costrutte, e per avere sei premolari ad ogni mascella. Ora l’uomo appartiene indubbiamente, pel suo sistema dentale, per le sue narici, e per alcuni altri riguardi, alla divisione delle Catarrine o scimmie del continente antico; nè egli rassomiglia alle Platirrine più strettamente di quel che loro rassomiglino le Catarrine in nessun carattere, tranne in alcuni di poca o non molta importanza ed apparentemente di adattamento.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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