Ma sarebbe un còmpito sterminato quello di specificare i numerosi punti di differenza nella struttura. Le razze differiscono pure nella costituzione, nella facoltà di acclimarsi e nella facilità a contrarre certe malattie. Anche i caratteri speciali della mente sono molto distinti; principalmente, come sembrerebbe, nelle loro facoltà di emozione, ma in parte nelle loro facoltà intellettuali. Chiunque abbia avuto l’opportunità di far comparazioni, deve essere rimasto colpito, dal contrasto che passa fra l’indigeno del sud America taciturno e anche stizzoso, col negro giocondo e ciarliero. Lo stesso contrasto s’incontra fra i Malesi e i Papuani, che vivono nelle stesse condizioni fisiche, e non sono separati gli uni dagli altri se non da uno stretto tratto di mare.
Cominceremo a considerare gli argomenti che possono essere prodotti in favore della classificazione delle razze umane come specie distinte, e poi quelli opposti. Se un naturalista che non avesse mai veduto prima cosiffatte creature avesse da comparare un Nero, un Ottentoto, un Australiano o un Mongolo, vedrebbe subito che differiscono in moltissimi caratteri, alcuni di poca, altri di molta importanza. Colla investigazione troverebbe che furono adattati per vivere in climi al tutto differenti, e che essi differiscono in certo modo nella struttura corporea e nelle disposizioni mentali. Se allora gli venisse detto che centinaia di cosiffatti esemplari potrebbero essere portati dagli stessi paesi, egli certo dichiarerebbe che essi sono vere specie come qualunque altra cui è solito assegnare nomi specifici.
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America Malesi Papuani Nero Ottentoto Australiano Mongolo
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