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      Una così fatta questione non può venire pel genere umano, perchè non si può dire che esso sia stato addomesticato in nessun periodo particolare.
      Quando le razze umane ebbero, in un’epoca sommamente remota, deviato dal loro comune progenitore, non saravvi stata fra loro grande differenza, e saranno state poco numerose; in conseguenza allora non avranno avuto, almeno per ciò che riguarda i caratteri distintivi, maggiore diritto ad essere classificate come specie distinte, che non le esistenti sottorazze. Nondimeno quelle razze primitive sarebbero forse state classificate da alcuni naturalisti come specie distinte, per quanto arbitrario sia il nome, se le loro differenze, quantunque lievissime, fossero state più costanti che non ora e non si fossero andate confondendo gradatamente le une nelle altre.
      È nondimeno possibile, sebbene sia tutt’altro che probabile, che i primi progenitori dell’uomo abbiano potuto dapprima deviare molto nel carattere, fino a divenire più differenti gli uni dagli altri che non lo siano nessuna delle razze esistenti; ma in seguito, come osserva Vogt, si siano riavvicinati nel carattere. Quando l’uomo sceglie per lo stesso scopo la prole di due specie distinte, egli talvolta ne deduce, per quello che riguarda l’apparenza generale, un notevole complesso di convergenze. Questo avviene nel caso, come dimostra Von Nathusius, delle razze migliorate di maiali che sono derivate da due specie distinte, ed in un modo non tanto evidente per le razze migliorate del bestiame.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Vogt Von Nathusius