Così pure gli organi sessuali primari, e quelli per nutrire e proteggere i piccoli, vengono nella stessa categoria; perchè quegli individui che generavano e nutrivano meglio la loro prole dovevano lasciare, caeteris paribus, un numero maggiore ad ereditare la loro superiorità; mentre quelli che generavano o nutrivano male la loro prole dovevano lasciare soltanto pochi individui eredi delle loro deboli facoltà. Siccome il maschio deve cercar la femmina, egli ha d’uopo per questi uffici di organi, di sensi e di locomozione; ma se questi organi sono necessari agli altri bisogni della vita, come è generalmente il caso, essi si saranno sviluppati per opera della scelta naturale. Quando il maschio ha trovato la femmina, egli talora ha bisogno assolutamente di organi prensili per trattenerla; così il dott. Wallace mi ha detto che i maschi di certe farfalle notturne non possono accoppiarsi alle femmine se i loro tarsi o piedi sono rotti. I maschi di molti crostacei oceanici hanno le zampe e le antenne straordinariamente modificate per la preensione della femmina; quindi possiamo supporre che siccome questi animali sono trascinati qua e là dalle onde dell’alto mare, hanno un assoluto bisogno di questi organi per la propagazione della specie, e quindi il loro sviluppo sarebbe stato l’effetto della scelta ordinaria e naturale.
Quando i due sessi conducono esattamente lo stesso genere di vita, e il maschio ha gli organi dei sensi o della locomozione molto più sviluppati che non la femmina, può essere che questi nel loro stato perfetto siano indispensabili al maschio per rintracciare la femmina; ma nel maggior numero dei casi servono solo a dare a un maschio un vantaggio sopra un altro; perchè se fosse conceduto un certo tempo ai maschi meno bene dotati, riuscirebbero ad accoppiarsi colle femmine; e per ogni altro riguardo, giudicando dalla struttura della femmina, sarebbero ugualmente bene acconci per gli usi comuni della vita.
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Wallace
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