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      È cosa notissima che i maschi di tutti i mammiferi inseguono attivamente le femmine. Così pure segue per gli uccelli; ma molti uccelli maschi non inseguono tanto la femmina, quanto fanno pompa del loro piumaggio, e in sua presenza fanno strani atteggiamenti, e fanno udire il loro canto. Nei pochi pesci che si sono potuti osservare, sembra che il maschio sia molto più attivo che non la femmina; e così pure negli Alligatori, e a quanto pare nei Batraci. In tutta la enorme classe degli insetti, come osserva Kirby, "la legge è che il maschio vada in traccia della femmina". Nei ragni e nei crostacei, come ho inteso da due persone autorevolissime, il signor Blackwall e il signor C. Spence Bate, i maschi hanno abiti più attivi, e più girovaghi che non le femmine. Negli insetti e nei crostacei, quando gli organi dei sensi o la locomozione sono presenti in un sesso e mancanti in un altro, o quando, come segue di frequente, sono molto meglio sviluppati in uno che non nell’altro, è quasi invariabilmente il maschio, per quanto io mi sappia, che conserva quegli organi, o che li ha più sviluppati; e ciò dimostra che il maschio è il più attivo membro dei due sessi nel corteggiare.
      D’altra parte la femmina, salvo rarissime eccezioni, è meno attiva del maschio. Come osservò lungo tempo fa l’illustre Hunter, "essa in generale ha bisogno di essere corteggiata"; è riservata, e spesso si vede cercare di sfuggire al maschio per un tempo assai lungo. Chiunque abbia osservato i costumi degli animali potrà ricordare molti esempi di questa sorta.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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