Quindi le piante e molti animali inferiori sono, per questo rispetto, analoghi. I maschi degli animali immobili, avendo dovuto per ciò emettere l’elemento fecondatore, è naturale che qualcuno dei loro discendenti, sollevandosi nella scala e divenendo mobile, abbia conservato la stessa consuetudine, e siasi accostato maggiormente alla femmina, onde l’elemento fecondatore non corresse pericoli lungo il tragitto in mezzo alle acque del mare. In alcuni pochi animali inferiori le femmine sole sono prive di locomozione, e con queste i maschi debbono essere cercatori. Rispetto a quelle forme di cui i progenitori erano in origine liberi, è difficile comprendere perchè i maschi abbiano acquistato invariabilmente l’abito di accostarsi alle femmine, invece di essere accostati da esse. Ma in tutti i casi, onde i maschi potessero riuscire efficaci cercatori era necessario che fossero forniti di forti passioni; e l’acquisto di cosiffatte passioni doveva naturalmente derivare da ciò che i maschi più ardenti dovevano lasciare un numero più grande di figli che non quelli meno ardenti.
Il grande ardore del maschio ha prodotto in tal modo indirettamente in esso il maggiore e più frequente sviluppo dei caratteri sessuali secondari che non nella femmina. Ma lo sviluppo di cosiffatti caratteri sarà stato molto aiutato, se la conclusione che ho dedotto dopo aver studiato gli animali domestici è giusta, da ciò che il maschio è più soggetto a variare che non la femmina. So molto bene che è difficilissimo verificare una così fatta conclusione.
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