In un’altra specie, di cui i maschi erano numerosi in certe località, in sette anni non raccolse che cinque femmine. Nell’isola di Bourbon, il sig. Maillard asserisce che i maschi di una specie di papilio sono venti volte più numerosi che non le femmine. Il sig. Trimen mi ha detto che da tutto quello che ha potuto vedere, o che gli è stato riferito da altri, egli crede che di rado le femmine di qualunque farfalla diurna superino in numero i maschi; ma forse questo segue nelle tre specie dell’Africa meridionale. Il sig. Wallace afferma che le femmine dell’Ornithoptera craesus, nell’arcipelago Malese, sono molto più comuni e si prendono molto più facilmente dei maschi; ma questa è una farfalla rara. Posso qui aggiungere che nella Hyperythra, genere delle farfalle notturne, Guenée dice che per ogni quattro o cinque femmine che si vedono nelle collezioni spedite dall’Indie vi è un maschio.
Quando venne portato questo argomento del numero proporzionale dei sessi innanzi alla Società Entomologica, venne ammesso generalmente che i maschi di moltissimi lepidotteri si prendono allo stato adulto e di ninfa in numero molto maggiore di quello delle femmine; ma questo fatto venne attribuito da vari osservatori all’essere le femmine di costumi più nascosti, e al solere i maschi uscire più presto dalla crisalide. Si sa molto bene che quest’ultimo fatto segue sovente in moltissimi lepidotteri, come in molti altri insetti. Per cui, siccome osserva il sig. Personnat, i maschi del domestico Bombyx yamamai si prendono in principio della stagione, e le femmine alla fine per mancanza di compagni.
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