La proporzione fra il prezzo dei maschi di 130 specie con quello delle femmine è come 100 a 143. Rispetto alle farfalle in questo catalogo dei prezzi, il signor Doubleday crede (e nessuno in Inghilterra ha maggiore esperienza) che non v’ha nulla nei costumi delle specie che possa dar ragione della differenza dei prezzi nei due sessi, e che si può attribuire soltanto all’eccesso nel numero dei maschi. Ma sono obbligato di aggiungere che ho saputo dallo stesso dottor Staudinger che egli è di una diversa opinione. Egli crede che i costumi meno attivi delle femmine e l’uscire i maschi più presto dalla crisalide basti a spiegare la ragione per cui i raccoglitori prendono un maggior numero di maschi che non di femmine, ed in conseguenza il miglior mercato dei primi. Riguardo alle specie allevate dallo stato di bruco, il dottor Staudinger crede, siccome si è fermato precedentemente, che un maggior numero di femmine che non di maschi muoiono quando stanno ancora nelle crisalidi. Egli aggiunge che in certe specie un sesso sembra essere in certi anni preponderante sull’altro.
In ogni modo, io ne deduco che in moltissime specie di lepidotteri i maschi allo stato di crisalide eccedono in generale il numero delle femmine, qualunque possa essere la loro proporzione nel primo sbocciare dall’uovo.
Riguardo agli altri ordini d’insetti, non ho potuto raccogliere che qualche ragguaglio poco sicuro. Nel cervo volante (Lucanus cervus) "sembra che i maschi siano molto più numerosi delle femmine": ma quando, siccome osservò Cornelius nel 1867, un numero insolito di questi coleotteri comparve in una parte della Germania, le femmine parevano superiori in numero ai maschi nella proporzione di sei ad uno.
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