In una forma il maschio è fornito di moltissimi fili olfattori, e nell’altra forma di chele o pinze più forti e più lunghe che servono per tener ferma la femmina. Federico Müller dice che queste differenze fra due forme maschili della stessa specie devono essere state originate in certi individui che hanno variato nel numero dei fili olfattori, mentre altri individui variavano nella forma e nella mole delle loro chele; cosicchè nei primi quelli che erano più acconci per trovare la femmina, e nei secondi quelli che sapevano meglio tenerla quando l’avevano incontrata, hanno lasciato un maggior numero di figli per ereditare i loro rispettivi vantaggi.
In alcuni fra i crostacei più bassi l’antenna anteriore destra del maschio differisce grandemente nella struttura dalla sinistra, mentre quest’ultima rassomiglia nelle semplici aguzze giunture alle antenne della femmina. Nel maschio l’antenna modificata è talora rigonfia nel mezzo o piegata ad angolo, o convertita in un organo prensile elegante e talvolta meravigliosamente complesso. Esso serve, da quanto ho udito da sir J. Lubbock, per tener ferma la femmina, e per questo scopo uno dei bracci posteriori dello stesso lato del corpo viene convertito in un forcipe. In un’altra famiglia le antenne inferiori o posteriori sono curiosamente a ghirigoro, nei soli maschi.
Nei crostacei più elevati le zampe anteriori formano un paio di chele o pinze, che in generale sono più grandi nel maschio che non nella. femmina. In molte specie le chele dei lati opposti del corpo non sono di grandezza uguale, la destra è, come fui informato dal signor C. Spence Bate, generalmente, sebbene non invariabilmente, la più grande.
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