Sarebbe tuttavia una ben grande temerità conchiudere che questi curiosi organi servano puramente come mezzo per attirare le femmine. Nella femmina della specie brasiliana di Gelasimus, tutto il corpo, siccome ho imparato da Federico Müller, è di un grigio-bruno quasi uniforme. Nel maschio la parte posteriore del cefalotorace è di un bianco puro, colla parte anteriore di un bel verde, che sfuma in bruno-scuro; ed è notevole che questi colori vanno soggetti a mutare nel corso di pochi minuti, il bianco diviene un grigio sucido o anche nero, il verde "perde molto del suo splendore". Apparentemente i maschi sono molto più numerosi che non le femmine. Merita singolare notizia il fatto che essi non acquistano i loro bei colori se non quando hanno raggiunto lo stato adulto. Differiscono pure dalle femmine nella mole più grande delle loro chele. In alcune specie del genere, forse in tutti, i sessi vivono in coppie o dimorano nello stesso buco. Sono pure, siccome abbiamo veduto, animali intelligentissimi. Da queste varie considerazioni sembra molto probabile che il maschio in queste specie abbia acquistato i suoi begli ornamenti allo scopo di attrarre o eccitare la femmina.
È stato recentemente affermato che il maschio del Gelasimus non acquista i suoi bei colori finchè non è adulto e quasi prossimo a riprodursi. Sembra che questa sia la regola generale in tutta la classe quando vi sono notevoli differenze di struttura fra i due sessi. Vedremo in seguito la stessa legge prevalere in tutto il grande sottoregno dei vertebrati, e in tutti i casi è eminentemente distintiva dei caratteri che sono stati acquistati mercè la scelta sessuale.
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Gelasimus Federico Müller Gelasimus
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