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      In una delle Effemere, cioè il Chloëon, il maschio ha grandi occhi pedunculati, di cui la femmina manca affatto. Nelle femmine di certi altri insetti mancano gli ocelli, come nelle Mutillidae, che sono pure prive di ali. Ma quello che ci riguarda principalmente sono le strutture colle quali un maschio può vincere l’altro, sia nella lotta o nel corteggiamento, mercè la sua forza, l’umor battagliero, gli ornamenti, o la musica. Gli innumerevoli modi tuttavia coi quali il maschio riesce ad impadronirsi della femmina possono essere brevemente menzionati. Oltre le strutture complesse all’apice dell’addome, che debbono forse venire considerate come organi primari, "è meraviglioso, come osserva il signor B. D. Walsh, quanti organi differenti ha costrutto la natura per lo scopo, in apparenza insignificante, di mettere il maschio in grado di tener ben ferma la femmina". Talora vengono adoperate all’uopo le mandibole o le mascelle; così il maschio del Corydalis cornutus (insetto neurottero in certo grado affine alle Libellule), ha enormi mascelle ricurve, molte volte più lunghe di quelle della femmina; e sono lisce invece di essere dentate, e in tal modo egli può afferrarla senza farle male. Uno dei cervi volanti dell’America del nord (Lucanus elaphus) adopera le sue mascelle, che sono molto più grandi di quelle della femmina, per lo stesso fine, ma probabilmente anche per combattere. In una Ammophila le mascelle sono nei due sessi perfettamente uguali, ma vengono adoperate per fini molto differenti; i maschi, osserva il prof.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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