Il sig. Mac. Lachlan crede che nel maschio della Libellula depressa questo mutamento di colore non segua se non che due settimane circa dopo la metamorfosi, allorchè i sessi sono pronti per la riproduzione.
Certe specie di Neurothemis presentano, secondo Brauer, un caso curioso di dimorfismo, mentre alcune fra le femmine hanno le loro ali reticolate nel modo solito, altre femmine le hanno "riccamente reticolate come quelle dei maschi della stessa specie". Brauer "spiega il fenomeno col principio Darwiniano supponendo che la stretta rete delle vene è un carattere sessuale secondario dei maschi". Quest’ultimo carattere è generalmente sviluppato nel maschio solo, ma essendo, come altri caratteri mascolini, latente nella femmina, per incidente si sviluppa in essa. Abbiamo qui un esempio del modo in cui i due sessi di molti animali sono venuti probabilmente a rassomigliarsi, per mezzo delle variazioni apparse dapprima nei maschi, e da questi conservate e poi trasmesse e sviluppate nelle femmine: ma in questo genere particolare una compiuta trasmissione si è incidentalmente e repentinamente compiuta. Il signor MacLachlan mi ha parlato di un altro caso di dimorfismo che si presenta in parecchie specie di agrioni, nelle quali un certo numero di individui sono di color arancio, e questi sono invariabilmente femmine. È questo probabilmente un caso di regresso, perchè nelle vere libellule quando i sessi differiscono nel colore le femmine sono sempre color arancio o giallo, cosicchè supponendo che l’agrione discenda da qualche forma primitiva fornita dei colori sessuali caratteristici delle tipiche libellule, non sarebbe da far meraviglia che una tendenza a variare in questo modo sia per presentarsi solo nelle femmine.
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