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      Se non si fossero conosciute avrebbero battagliato. Parimente, quando due comunità imprendono una lotta, le formiche appartenenti alla stessa squadra talora nella confusione si aggrediscono, ma si accorgono subito dell’errore, e una formica cerca di pacificare l’altra.
      Sono comuni in quest’ordine lievi differenze nel colore secondo il sesso, ma le grandi differenze sono rare, tranne nella famiglia delle api; tuttavia i due sessi di certi gruppi hanno colori così brillanti, per esempio, nella Chrysis, in cui prevalgono il color vermiglio e i verdi metallici, che siamo tentati di attribuirli all’effetto della scelta sessuale. Negli Ichnaeumonidae, secondo il signor Walsh, i maschi sono quasi sempre meno coloriti che non le femmine. D’altra parte, nei Tenthredinidae i maschi sono in generale più scuri che non le femmine. Nei Siricidae i sessi sovente differiscono; così il maschio Sirex juvencus è rigato di arancio, mentre la femmina è color porpora scuro; ma è difficile dire quale dei due sessi sia il più bello. Nel Tremex columbae la femmina ha colori molto più vivaci che non il maschio. Nelle formiche, come ho imparato dal signor F. Smith, i maschi di parecchie specie sono neri e le femmine sono color tartaruga. Nella famiglia delle api, specialmente nelle specie solitarie, come ho sentito dire da un distinto entomologo, i sessi sovente differiscono nel colore. In generale, i maschi sono più splendidi, e nel Bombus come nell’Apathus sono molto più variabili nel colore che non le femmine.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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