Sono forse i loro colori e le loro varie fogge l’effetto unico dell’azione diretta delle condizioni fisiche a cui questi insetti sono stati esposti, senza che nessun utile sia loro da ciò derivato? Oppure il successivo accumulamento di queste variazioni ha prodotto sia una protezione o qualche ignoto effetto, o il fatto che un sesso potesse divenire più attraente all’altro? E, parimente, quale è il motivo per cui i colori sono tanto differenti nei maschi e nelle femmine di certe specie, e sono simili nei due sessi delle altre specie? Prima di tentar di rispondere a queste domande fa d’uopo esporre un certo numero di fatti.
In molte delle nostre farfalle inglesi, tanto quelle che sono belle come la Vanesse (Vanessae), e quelle che hanno colori poco brillanti, come le Ipparchie (Hipparchiae), i sessi sono uguali. Questo è pure il caso colle bellissime Heliconidae e Danaidae dei tropici. Ma in certi altri gruppi tropicali ed in alcune delle nostre farfalle inglesi, come la Apatura iris e l’Anthocharis cardamines, i sessi differiscono moltissimo o lievemente nel colore. Nessuna parola può descrivere lo splendore dei maschi di alcune specie tropicali. Anche nello stesso genere sovente troviamo specie che presentano una straordinaria differenza fra i sessi, mentre altre hanno i sessi al tutto simili. Così nel genere Epicalia dell’America meridionale, il signor Bates, al quale vado debitore della maggior parte dei fatti seguenti e dell’aver riveduto tutto questo ragionamento, mi informa che egli conosce dodici specie di cui i due sessi frequentano gli stessi luoghi (e questo non è sempre il caso nelle farfalle), e quindi non possono aver sopportato differenze per l’azione delle condizioni esterne.
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Vanesse Vanessae Ipparchie Hipparchiae Heliconidae Danaidae Apatura Anthocharis Epicalia America Bates
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