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      In questo caso la variabilità è quasi limitata al sesso mascolino; ma il signor Wallace ed il signor Bates hanno dimostrato che le femmine di alcune altre specie sono sommamente variabili, mentre i maschi sono a un dipresso costanti. Siccome ho menzionato lo Hepialus humuli come uno dei migliori esempi in Inghilterra di una differenza di colore fra i sessi delle farfalle notturne, si può con ragione soggiungere che nelle isole Shetland si trovano frequentemente maschi che rassomigliano molto alle femmine. In un prossimo capitolo avrò occasione di mostrare che le belle macchie ocellate, tanto comuni sulle ali di molti Lepidotteri, sono sommamente variabili.
      In ogni modo, quantunque si possano addurre molte serie obiezioni, sembra probabile che la maggior parte delle specie di Lepidotteri brillantemente coloriti vadano debitori dei loro colori alla scelta sessuale, tranne in certi casi, che menzioneremo ora, nei quali i colori appariscenti servono di protezione. In tutto il regno animale l’ardore del maschio lo spinge, in generale, ad accettare qualunque femmina; quindi è la femmina che suole esercitare una scelta. Perciò se la scelta sessuale è stata in azione, il maschio, quando i sessi differiscono, deve essere dei due il meglio colorito; e senza dubbio questa è la regola ordinaria. Quando i sessi sono brillantemente coloriti e si rassomigliano, i caratteri acquistati dai maschi sembrano essere stati trasmessi ai due sessi. Ma basterà questa spiegazione della somiglianza e dissomiglianza dei colori fra i sessi?


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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