Basteranno due esempi a dimostrare l’indole battagliera dei palmipedi: nella Guiana "seguono nella stagione degli amori lotte sanguinose fra i maschi dell’Anatra muschiata selvatica (Cairina moschata); e dove seguono queste battaglie il fiume rimane coperto per un certo tratto di piume". Gli uccelli che non sembrano bene acconci per la lotta impegnano seri conflitti; così nel Pellicano i maschi più robusti mandan via i più deboli, afferrandoli col loro grosso becco, e menando forti colpi colle ali. I Beccaccini maschi combattono insieme, "urtandosi e prendendosi pel becco, nel modo più curioso che si possa immaginare". Si crede che alcune poche specie non combattono mai; questo è il caso, secondo Audubon, per uno dei Picchi degli Stati Uniti (Picus auratus), quantunque "le femmine siano accompagnate da una mezza dozzina dei loro allegri adoratori".
I maschi di molti uccelli sono più grossi delle femmine, e questo è senza dubbio un vantaggio per essi nelle loro battaglie coi rivali, ed è stato acquistato per opera della scelta sessuale. La differenza della mole fra i due sessi è spinta ad un punto estremo in parecchie specie di Australia; così il maschio dell’Anitra selvatica (Biziura) e il maschio del Cincloramphus cruralis (affine alle nostre Pispole) sono ora grossi due volte quanto le loro rispettive femmine. In molti altri uccelli le femmine sono più grosse dei muschi; e come abbiamo osservato precedentemente, la spiegazione che vien data sovente, cioè che le femmine hanno maggior lavoro per nutrire i piccoli, non può bastare.
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