Infine l’Upupa maschio (Upupa epops) riunisce la musica vocale alla strumentale; perchè durante la stagione degli amori questo uccello, come ha veduto il signor Swinhoe, alza prima in aria la punta del becco, che batte poi perpendicolarmente contro un sasso o il tronco d’un albero, "e allora il fiato venendo respinto in giù nel becco tubulare produce un vero suono". Quando il maschio emette il suo grido senza battere il becco, il suono è al tutto diverso.
Nei casi precedenti i suoni sono prodotti mercè strutture già presenti ed in altro modo necessarie; ma nei casi seguenti certe penne sono state modificate per lo scopo definito di produrre il suono. Il rumore come rullo di tamburo, di belare, di nitrito o di tuono, come sono espressi dai differenti osservatori, che è prodotto dal beccaccino comune (Scolopax gallinago), deve aver sorpreso chiunque lo abbia udito. Quest’uccello, durante la stagione degli amori, vola "all’altezza di circa trecento metri", e dopo di essere andato volando a ghirigori per un certo tempo scende in linea curva, colla coda espansa e le ali sbattenti, con meravigliosa velocità sulla terra. Il suono è emesso solo durante la sua rapida discesa. Nessuno poteva spiegarne la causa, finchè il signor Meves ebbe osservato che da ogni lato della coda le penne esterne hanno una forma particolare, avendo un fusto foggiato a sciabola, colle barbe oblique di inconsueta lunghezza col tessuto esterno più fortemente compatto. Egli trovò che soffiando sopra quelle penne, o legandole ad una lunga e sottile verghetta e battendo rapidamente l’aria con quelle, egli poteva produrre il rumore rullante esattamente come l’uccello vivo.
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Upupa Upupa Swinhoe Scolopax Meves
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