Tuttavia le belle penne secondarie ocellate delle ali del fagiano Argo maschio sono lunghe quasi cinquanta centimetri35; ed in un piccolo succiacapre di Africa (Cosmetornis vexillarius) una delle penne primarie delle ali durante la stagione degli amori vien lunga fino a un metro e mezzo36, mentre l’uccello stesso non ha che ventisei37 centimetri di lunghezza. In un altro genere affinissimo ai succiacapre gli steli delle penne delle ali allungate sono nudi, tranne all’apice, dove v’è un disco. Parimente in un altro genere di succiacapre le penne della coda sono pure prodigiosamente più sviluppate; cosicchè vediamo la stessa sorta di ornamento acquistato dai maschi di uccelli intimamente affini mercè lo sviluppo di piume grandemente diverse.
È un fatto singolare che le piume di uccelli che appartengono a gruppi distinti sono state modificate quasi esattamente nello stesso modo particolare. Così le penne delle ali di uno dei sopramenzionati succiacapre sono lungo il cannello nude e terminano in un disco; o sono, come vengono talora dette, foggiate a cucchiaio o a racchetta. Queste sorta di penne si presentano sulla coda di un Motmot (Eumomota superciliaris), di un martin pescatore, di una fringilla, di un uccello mosca, di un pappagallo, di parecchi Dicrurus ed Edolius dell’India (in uno dei quali il disco sta verticalmente), e nella coda di certi uccelli di paradiso. In questi ultimi uccelli queste penne, vagamente ocellate, ornano il capo, come pure è il caso per certi uccelli gallinacei.
| |
Argo Africa Cosmetornis Motmot Eumomota Dicrurus Edolius India
|