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      Nell’oca di Sebastopoli le piume scapolari sono allungatissime, arricciate, o anche rivolte, a spira, col margine piumoso.
      Rispetto al colore non vi è guari da dire ora gran cosa, perchè ognuno sa quanto splendide siano le tinte degli uccelli, e con quanta armonia siano combinate. Sovente i colori sono metallici ed iridescenti. Talora le macchie circolari sono circondate da una o da più zone ombreggiate differentemente, e così vengono convertite in ocelli. E neppure è necessario dir molto intorno alla meravigliosa differenza fra essi, o della somma bellezza dei maschi di alcuni uccelli. Il pavone comune ci presenta un esempio notevolissimo. Le femmine degli uccelli di paradiso sono di colori oscuri e prive di ogni sorta di ornamenti; mentre i maschi sono forse fra gli uccelli meglio ornati, e in tante fogge, che bisogna vederli per apprezzarli. Le piume allungate color d’oro aranciato che sortono di sotto le ali della Paradisea apoda, quando sono rialzate verticalmente e fatte vibrare, son descritte come formanti una sorta di aureola, nel centro della quale il capo "appare come un piccolo sole di smeraldo con raggi formati dalle due piume". In un’altra specie molto più bella il capo è calvo, "e di un bell’azzurro cobalto, attraversato da parecchie linee di piume vellutate nere".
      I maschi degli uccelli mosca gareggiano quasi in bellezza cogli uccelli di paradiso, come ammetterà chiunque abbia veduto gli splendidi volumi del signor Gould o la sua ricca collezione. È cosa notevolissima osservare in quante fogge svariate sono ornati questi uccelli.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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