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      Alcuni uccelli maschi, come abbiamo detto sopra, acquistano in primavera colori molto più brillanti, non per una muta invernale, ma talora per un cambiamento attuale di colore nelle penne, o per la perdita dei loro margini decidui coloriti oscuramente. I mutamenti di colore compiuti in tal modo possono durare per un tempo più o meno lungo. Nel Pelecanus onocrotalus una bella tinta rosea, con macchie color limone sul petto, ricopre tutto il piumaggio in primavera, ma queste tinte, siccome asserisce il signor Sclater, "non durano un pezzo, scomparendo generalmente in circa sei settimane o due mesi dopo che sono state acquistate". Certe fringille perdono i margini delle penne in primavera, e allora acquistano un colore più vivace, mentre altre fringille non van soggette a nessun mutamento. Così la Fringilla tristis degli Stati Uniti (come pure molte altre specie americane) mostrano i loro brillanti colori soltanto quando l’inverno è passato, mentre il nostro cardellino, che rappresenta esattamente quest’uccello pei costumi, e il nostro lucarino che lo rappresenta ancor più strettamente nella struttura, non sopportano nessun mutamento annuale. Ma una differenza di questa sorta nel piumaggio di specie affini non è sorprendente, perchè nel fanello comune, che appartiene alla stessa famiglia, le macchie rosse della fronte e del petto non si veggono che durante la primavera in Inghilterra, mentre in Madera questi colori sono conservati per tutto l’anno.
      Mostra che fanno gli uccelli maschi del loro piumaggio.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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