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      In questa attitudine gli ocelli sono esposti sopra tutto il corpo innanzi agli occhi della femmina che sta ammirandoli molto estesamente. Da qualunque parte essa possa girare, le ali allargate e la coda obliquamente rialzata vengono rivolte verso di lei. Il maschio del fagiano Tragopan opera quasi nello stesso modo, perchè rialza le piume del corpo, sebbene non l’ala medesima, dal lato che è opposto alla femmina, e che sarebbe altrimenti nascosto, cosicchè quasi tutte le sue piume vagamente macchiate sono messe in mostra nel medesimo tempo.
      Il caso del fagiano Argo è ancor più notevole. Le remiganti secondarie immensamente sviluppate, che sono proprie del maschio, sono ornate di una fila di venti a ventitrè ocelli, ognuno dei quali ha il diametro di ventisei millimetri. Le piume sono pure elegantemente segnate di fasce oblique oscure e file di macchie, come quelle combinate della tigre e del leopardo. Gli ocelli sono tanto vagamente ombreggiati che, siccome osserva il duca d’Argyll, sembrano simili ad un occhio che sta dentro la sua orbita. Ma quando guardai l’esemplare del Museo Britannico, che è preparato colle ali espanse e strascicanti, rimasi molto disingannato, perchè gli ocelli parevano piatti o anche concavi. Tuttavia il signor Gould mi spiegò subito il fatto, perchè egli aveva disegnato un maschio mentre stava pavoneggiandosi. Allora le lunghe penne secondarie delle due ali vengono rialzate ed espanse verticalmente; e queste, insieme colle penne della coda enormemente allungate, formano un grande e diritto ventaglio semicircolare.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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