Si allontanavano sempre da ogni uomo estraneo, e facevano lo stesso colla signora che le accudiva quando faceva qualche grande mutamento nella sua foggia di vestire. Audubon racconta che egli aveva allevato e addomesticato un tacchino selvatico il quale correva sempre via quando veniva un cane estraneo; quest’uccello fuggì nei boschi; ed alcuni giorni dopo Audubon vide, come credeva, un tacchino selvatico e gli fece dar caccia dal suo cane; ma con sua meraviglia l’uccello non volò via, e quando egli si avvicinò vide il cane che non aggrediva l’uccello, perchè si erano riconosciuti a vicenda come vecchi amici.
Il signor Jenner Weir è convinto che gli uccelli fanno una particolare attenzione ai colori degli altri uccelli, talora per gelosia, e talora come segno di parentela. Così egli mise nella sua uccelliera un Migliarino di palude (Emberiza schoeniculus), che aveva acquistato il capo nero, ed il nuovo venuto non fu osservato da nessun uccello, tranne da un ciuffolotto, che ha pur esso la testa nera. Questo ciuffolotto era un uccello molto pacifico, e non aveva mai fino allora attaccato briga coi suoi compagni, compreso un migliarino di palude, che non aveva il capo nero: ma il migliarino di palude colla testa nera venne trattato con tanta severità che si dovette torlo via. Il signor Weir fu obbligato a levare dall’uccelliera un pettirosso, perchè aggrediva fieramente tutti gli uccelli che avevano un po’ di rosso nel piumaggio, ma nessun altro; uccise al tutto un becc’in croce dal petto rosso, e quasi ammazzò un cardellino.
| |
Audubon Jenner Weir Migliarino Emberiza Weir Audubon
|