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      Non mi riferisco qui agli innumerevoli casi in cui il maschio spiega colori splendidi od altri ornamenti di cui la femmina partecipa solo in un grado leggero; perchè questi casi sono quasi certamente dovuti ai caratteri primieramente acquistati dal maschio, e sono poi stati trasmessi alla femmina. Ma che cosa dobbiamo conchiudere rispetto a certi uccelli, nei quali, per esempio, gli occhi differiscono lievemente in colore nei due sessi? In alcuni casi gli occhi differiscono grandemente; così nelle cicogne del genere Xenorhynchus quelli del maschio sono nero nocciuola, mentre quelli della femmine sono giallo gomma-gotta; in molti Buceri (Buceros), siccome ho udito dal signor Blyth, i maschi hanno gli occhi cremisino intenso, e le femmine bianchi. Nel Buceros bicornis, il margine posteriore dell’elmo ed una striscia sulla cresta del becco sono neri nel maschio, ma non così nella femmina. Dobbiamo noi supporre che quelle macchie nere ed il colore cremisino degli occhi sieno stati conservati ed accresciuti nei maschi per opera della scelta sessuale? Questo è molto dubbio, perchè il signor Bartlett mi fece vedere nel Giardino Zoologico di Londra che nel maschio di questo Bucero l’interno della bocca è nero e nella femmina è di color carne; e il loro aspetto esterno o la loro bellezza non viene così alterata. Io ho osservato al Chilì che l’iride del condoro, quando è in età di circa un anno, è brunoscura, ma divenuto adulto, si cambia in gialliccio bruno nel maschio, e in rosso brillante nella femmina.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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