Ciò che rende singolare questo caso si è che, quantunque il coloramento della coda differisca notevolmente nei due sessi di molte specie di uccelli mosca, il signor Gould non conosce una sola specie, oltre l’Urosticte, nella quale il maschio abbia le quattro penne centrali colla punta bianca.
Il duca di Argyll, commentando questo caso, non tiene conto della scelta sessuale e fa questa domanda: "Quale spiegazione darà la legge della scelta naturale di varietà specifiche come questa?" Egli risponde "nessuna affatto" ed io son d’accordo con lui. Ma si potrebbe dir ciò con tanta franchezza della scelta sessuale? Vedendo in quanti vari modi le penne della coda degli uccelli mosca differiscono, perchè non avrebbero variato le quattro penne centrali in questa specie sola, tanto da avere acquistato l’apice bianco? Le variazioni possono essere state graduate, o in certo modo repentine, come nel caso riferito recentemente degli uccelli mosca presso Bogota, nei quali certi individui soli hanno le "penne della coda centrale colla punta di un bel verde". Nella femmina dell’Urosticte io ho notato punte bianche sommamente minute o rudimentali alle due penne esterne delle quattro penne centrali nere della coda; cosicchè qui abbiamo un segno di una qualche sorta di mutamento nel piumaggio di questa specie. Se noi ammettiamo la possibilità che le penne centrali della coda del maschio possano variare in bianco non v’ha nulla di strano che queste variazioni siano state sessualmente scelte. Le punte bianche ed i ciuffettini bianchi sulle orecchie accrescono certamente, come ammette il duca d’Argyll, la bellezza del maschio; ed il color bianco è, da quanto pare, apprezzato dagli altri uccelli, siccome si può dedurre da certi casi, come il maschio bianco di neve della Procnias carunculata.
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