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      Negli altri casi, molto più rari, in cui le femmine posseggono sproni pienamente sviluppati, possiamo concludere che tutte le successive variazioni furono loro trasmesse: e che esse gradatamente acquistarono l’abito ereditario di non disturbare i loro nidi.
      Gli organi vocali e le penne variamente modificate onde produrre suono, come pure gli istinti acconci per farne uso, differiscono sovente nei due sessi, ma sono talora gli stessi in entrambi. Queste differenze possono esse venire attribuite a ciò che i maschi hanno acquistato questi organi e questi istinti, mentre le femmine sono state impedite dall’acquistarli, in ragione del pericolo a cui sarebbero state esposte attirando l’attenzione degli uccelli rapaci e delle fiere? Questo non mi sembra probabile, quando penso alla moltitudine di uccelli che rallegrano impunemente il paese coi loro canti in primavera. È una conclusione più ragionevole quella che, siccome gli organi vocali e strumentali sono di speciale servigio solo ai maschi durante il corteggiamento, questi organi siansi sviluppati mercè la scelta sessuale e pel continuato esercizio in questo sesso solo - e le successive variazioni e gli effetti dell’esercizio siano state fino dal principio limitate nella loro trasmissione in un grado maggiore o minore alla prole maschile.
      Si possono riferire molti casi analoghi; per esempio le penne del capo, che sono generalmente più lunghe nel maschio che non nella femmina, talora di eguale lunghezza nei due sessi, ed occasionalmente assenti nella femmina, - questi differenti casi talora presentandosi nello stesso scompartimento di uccelli.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830