I due sessi del tacchino selvatico sono infine muniti di un ciuffo di piume setolose sul petto, ma in uccelli di due anni di età il ciuffo è lungo quasi dieci centimetri nel maschio, e nella femmina è appena apparente; quando però quest’ultima ha raggiunto il quarto anno di età il suo ciuffo è lungo da 10 a 13 centimetri.
In questi casi le femmine seguono un corso normale di sviluppo divenendo infine simili ai maschi; e questi casi non si debbono confondere con quelli in cui femmine malate o vecchie assumono caratteri mascolini, o con quelli in cui femmine perfettamente feconde, quando sono giovani acquistano per opera della variazione o per qualche causa ignota i caratteri del maschio. Ma tutti questi casi hanno tanto di comune, che dipendono, secondo l’ipotesi della pangenesi, da ciò che le gemmule derivate da ogni parte del maschio sono presenti, sebbene latenti, nella femmina; il loro sviluppo avendo luogo in qualche lieve mutamento nelle affinità elettive dei loro tessuti costituenti.
Fa d’uopo aggiungere alcune parole intorno ai mutamenti di piumaggio in rapporto colla stagione dell’anno. Per le ragioni sopra assegnate non vi può essere gran dubbio che le piume eleganti, le penne lunghe pendenti, le creste, ecc. delle sgarze, degli aironi e di molti altri uccelli, che sono sviluppate e conservate solo durante l’estate, servono esclusivamente per scopo di ornamento e per le nozze, sebbene comuni nei due sessi. La femmina diviene così più vistosa durante il periodo d’incubazione che non dell’inverno; ma uccelli come gli aironi e le sgarze possono difendersi da se stessi.
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