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      Così pure la femmina di un Emu (Dromoeus irroratus) è notevolmente più grande che non il maschio, ed è munita di un piccolo ciuffo, ma del resto non si distingue da esso pel piumaggio. Tuttavia sembra avere una più grande facoltà di rialzare, quando è in collera o diversamente eccitata, come il tacchino, le piume del collo e del petto. Per solito è più coraggiosa e più battagliera. Essa manda un suono profondo gutturale, specialmente la notte, che risuona come un piccolo gong. Il maschio ha una impalcatura più sottile ed è più docile, senza altra voce tranne un fischio soppresso, o un sommesso gracidio". Egli compie non solo tutto il dovere dell’incubazione, ma deve difendere i giovani contro la loro madre; "perchè appena vede i suoi figli, diviene agitatissima, e malgrado la resistenza del padre cerca ogni mezzo per distruggerli. Per molti mesi dopo è pericoloso mettere insieme i genitori, perchè ne risulterebbero serie lotte in cui la femmina è generalmente vincitrice". Cosicchè noi abbiamo in questo Emu una compiuta inversione non solo degli istinti materni e di nidificazione, ma anche delle qualità morali consuete nei due sessi; le femmine sono selvagge, litigiose e rumorose, i maschi sono miti e buoni. Il caso è differentissimo nello struzzo africano, perchè il maschio è un po’ più grande della femmina ed ha le piume più belle e colorite in modo più contrastante; nondimeno egli compie tutti i doveri dell’incubazione.
      Specificherò gli altri pochi casi che sono a mia cognizione, in cui la femmina è più cospicuamente colorita del maschio, quantunque non si sappia nulla intorno al loro modo d’incubazione.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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