Ma non abbiamo ragione per credere che questo sia il caso. Audubon parla della riproduzione dei maschi non adulti dell’Ibis tantalus come di un caso raro, come dice pure il signor Swinhoe rispetto ai maschi non adulti dell’Oriolus. Se i giovani di qualche specie nel loro piumaggio giovanile riuscissero meglio nel conquistarsi le compagne che non gli adulti, il piumaggio adulto si perderebbe probabilmente in breve, siccome i maschi che avrebbero conservato per un periodo più lungo il piumaggio giovanile avrebbero prevalso, e così il carattere della specie sarebbe in fine modificato. D’altra parte, se i giovani non riuscissero mai ad ottenere una femmina, l’abito di riprodursi di buon’ora verrebbe presto o tardi al tutto eliminato, essendo esso superfluo e traendo seco uno sciupìo di forze.
Il piumaggio di certi uccelli va crescendo in bellezza per molti anni dopo che sono al tutto adulti; questo è il caso per la coda del pavone, e per la cresta e per le piume di certi aironi, per esempio l’Ardea Ludovicana; ma è molto dubbio se il continuo sviluppo di cosiffatte penne sia l’effetto della scelta di successive variazioni benefiche, o solamente di un continuo accrescimento. Moltissimi pesci continuano a crescere di mole finchè sono in buona salute ed hanno buona copia di cibo; ed una legge in certo modo simile può prevalere per le piume degli uccelli.
CLASSE V. Quando gli adulti dei due sessi hanno piumaggio invernale ed estivo distinti, differisca il maschio o no dalla femmina, i giovani rassomigliano agli adulti dei due sessi nel loro abito invernale, o molto più di rado nel loro abito estivo, o rassomigliano alle femmine sole; od i giovani possono avere un carattere intermedio oppure possono differire grandemente dagli adulti nei loro due piumaggi stagionali.
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