Pagina (651/830)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Si vedrà anche che la semplice novità, o il mutamento per amor di mutare, ha talora agito come un’attrattiva sulle femmine degli uccelli, nello stesso modo come fra noi il mutar della moda. Il duca d’Argyll dice - e sono contento di avere il piacere insolito di tener dietro anche da lontano ai suoi passi - "Io sono sempre più che convinto che la varietà, come semplice varietà, dev’essere ammessa come un oggetto ed un fine della Natura". Desidererei che il duca avesse spiegato che cosa intende per Natura. Intende forse che il Creatore dell’universo abbia ordinato effetti diversi per sua propria soddisfazione, o per quella dell’uomo? Mi sembra che la prima nozione manchi molto della dovuta riverenza, come l’ultima di probabilità. Mutabilità di gusto negli uccelli stessi mi sembra una spiegazione più probabile. Per esempio i maschi di alcuni pappagalli non si possono guari dire più belli, almeno secondo il nostro gusto, delle femmine, ma differiscono da esse in certi punti, come per avere il maschio un collare rosa invece di avere, come la femmina, "uno stretto e brillante collare verde smeraldo"; oppure di avere il maschio un collare nero invece di un "mezzo collare giallo di fronte", col capo color pallido invece di essere azzurro. Siccome molti uccelli hanno per loro principale ornamento lunghe penne della coda o lunghe creste, la coda corta descritta sopra del maschio di un uccello mosca e la cresta rimpicciolita dello smergo maggiore maschio sembrano quasi essere uno dei tanti opposti mutamenti di modo che ammiriamo nelle nostre proprie vestimenta.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Argyll Natura Natura Creatore