Pagina (659/830)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Così possiamo comprendere come vada che le variazioni che seguono tardi nella vita siano state tanto spesso conservate per l’ornamento dei maschi; rimanendo le femmine ed i giovani quasi senza modificazioni, e perciò simili fra loro. Nelle specie che hanno un piumaggio distinto per l’inverno e per l’estate, i maschi delle quali rassomigliano o differiscono dalle femmine durante le due stagioni o durante solo l’estate, i gradi e le maniere di rassomiglianza fra i giovani ed i vecchi sono sommamente complessi; e questa complessità dipende, da quanto pare, da ciò che i caratteri acquistati prima dai maschi, sono stati trasmessi in vari modi e gradi, come limitati dall’età, dal sesso e dalla stagione.
      Siccome i giovani di tante specie sono stati modificati nel colore ed in altri ornamenti solo poco, possiamo formare un qualche giudizio intorno al piumaggio dei loro primieri progenitori; e possiamo dedurre che la bellezza delle nostre specie attuali, se guardiamo l’intera classe, è stata ampiamente accresciuta fino da quel periodo del quale il piumaggio giovanile ci dà un ricordo indiretto. Molti uccelli specialmente quelli che vivono sul terreno, sono stati senza dubbio coloriti per scopo di protezione. In alcuni casi la superficie superiore esposta del piumaggio è stata colorita in tal modo nei due sessi, mentre la superficie inferiore nei maschi soli è stata variamente ornata mercè la scelta sessuale. Finalmente, dai fatti riferiti in questi quattro capitoli noi possiamo conchiudere che le armi per la battaglia, gli organi per produrre suono, gli ornamenti di molte sorta, i colori vivaci e vistosi, sono stati generalmente acquistati dai maschi mercè la variazione e la scelta sessuale, e sono stati trasmessi in vari modi secondo le diverse leggi di eredità, - rimanendo le femmine ed i giovani al paragone poco modificati.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830