CAPITOLO XVII.
CARATTERI SESSUALI SECONDARI DEI MAMMIFERI.
Legge di battaglia - Armi speciali limitate ai maschi - Cagione del difetto di armi nella femmina - Armi comuni ai due sessi, sebbene acquistate primieramente dal maschio - Altri usi di cosiffatte armi - Loro grande importanza - Mole più grande del maschio - Mezzi di difesa - Intorno alla preferenza dimostrata in ambo i sessi nell’accoppiarsi dei quadrupedi.
Nei mammiferi il maschio sembra conquistare la femmina molto più per la legge di battaglia, che non mercè la mostra delle sue attrattive. Gli animali più timidi, non provvisti di nessun’arme speciale per combattere, impegnano disperate lotte durante la stagione degli amori. Si sono veduti due lepri maschi combattere insieme finchè uno rimase ucciso; spesso le talpe combattono, e talora con esito fatale; gli scoiattoli maschi "impegnano frequenti lotte, e spesso si feriscono molto gravemente", come fanno i castori maschi, cosicchè "di rado s’incontra una pelle senza cicatrici". Io osservai lo stesso fatto nei guanacos della Patagonia; ed in una occasione parecchi di essi erano tanto assorti nel combattere che mi sbucarono vicino senza timore. Livingstone parla dei maschi di molti animali nell’Africa meridionale, che quasi invariabilmente mostrano le cicatrici di ferite ricevute in antiche lotte.
La legge di battaglia prevale nei mammiferi acquatici come nei terragnoli. È noto con quale violenza combattono fra loro le foche maschi, tanto coi denti quanto colle zanne, durante la stagione delle loro nozze, e le loro pelli sono spesso coperte di cicatrici.
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