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      Certe antilopi, il mosco, il camello, il cavallo, il cinghiale, varie scimmie, le foche ed il tricheco, presentano esempi di questi vari casi. Nelle femmine del tricheco le zanne sono talora totalmente mancanti. Nell’elefante maschio dell’India e nel dugongo maschio gli incisivi superiori formano armi difensive. Nel narvalo maschio uno solo dei denti superiori è sviluppato nel ben noto così detto corno ravvolto a spira, che talora è lungo da due metri e settanta centimetri, a tre metri. Si crede che i maschi adoperino questi corni per combattere fra loro; perchè "di rado se ne incontra uno che non sia rotto, e talora se ne trova uno colla punta di un altro incastrata nel luogo della rottura". Il dente sul lato opposto del capo del maschio è fatto di un rudimento lungo circa ventisei centimetri, che è incorporato nella mascella. Tuttavia non è rarissimo trovare narvali maschi con due corna nei quali i due denti sono bene sviluppati. Nelle femmine i due denti sono rudimentali. Il capodoglio maschio ha un capo più largo che non quello della femmina, e senza dubbio esso aiuta questi animali nelle loro lotte acquatiche. Infine il maschio adulto dell’ornitorinco è munito di un notevole apparato, cioè, uno sprone alle zampe posteriori, che rassomiglia strettamente al dente velenifero di un serpente velenoso; non se ne conosce l’uso, ma possiamo sospettare che serva come arma di offesa, nella femmina è rappresentato da un semplice rudimento.
      Quando i maschi son forniti di armi che mancano nelle femmine, non vi può essere guari dubbio che non siano adoperate per combattere con altri maschi, e che non siano state acquistate per opera della scelta sessuale.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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