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      La giraffa adopera le sue brevi corna coperte di peli che sono alquanto più lunghe nel maschio che non nella femmina, in un modo curioso perchè col suo lungo collo dondola il capo per ogni verso quasi dall’insù all’ingiù, con tal forza, che ho veduto una dura tavola profondamente intaccata da un semplice colpo.
      Nelle antilopi è talvolta difficile immaginare come possano adoperare le loro corna curiosamente foggiate; così l’Antilope euchore ha corni piuttosto corti e diritti, con punte acute rivolte all’indietro quasi ad angolo retto, tanto che stanno di faccia l’uno all’altro; il signor Bartlett non sa in qual modo se ne serva, ma suppone che debbano fare una grave ferita da ogni lato della faccia di un avversario. Le corna lievemente incurvate dell’Oryx leucoryx si dirigono all’indietro, e sono tanto lunghe che le loro punte vanno oltre la metà del dorso, sul quale stanno in una linea quasi parallela. Così foggiate sembrano essere singolarmente male acconce per combattere, ma il signor Bartlett m’informa che quando due di questi animali si preparano alla lotta, s’inginocchiano, col corpo fra le gambe anteriori, e in questa attitudine le corna stanno quasi parallele e vicine al terreno, colle punte dirette allo innanzi e un tantino all’insù. I combattenti allora si accostano gradatamente l’uno all’altro e cercano di introdurre le punte rivoltate sotto il corpo l’uno dell’altro; se l’animale riesce nel far questo, si alza repentinamente, rialzando il capo allo stesso tempo, e può così ferire e forse anche trafiggere il suo avversario.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Antilope Bartlett Oryx Bartlett