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      Il cervo muntiac maschio (Cervulus) tuttavia presenta una eccezione, siccome fornito di corna e di denti canini sporgenti. Ma una forma di arma è stata spesso sostituita nel corso dei secoli ad un’altra forma, come possiamo dedurre da ciò che segue. Nei ruminanti lo sviluppo delle corna sta in generale in rapporto inverso con quello dei denti canini anche moderatamente bene sviluppati. Così i camelli, i guanacos, i cervuli ed i moschi sono senza corna, ed hanno validi denti canini; questi denti hanno sempre mole più piccola nelle femmine che non nei maschi. I Camelidi hanno nella mascella superiore, oltre ai veri canini, un paio di incisivi caniniformi. Il cervo e l’antilope maschio, d’altra parte, posseggono corna, e di rado hanno denti canini; e questi quando sono presenti hanno sempre piccola mole, cosicchè è dubbio se sian loro utili nei combattimenti. Nell’Antilope montana esistono solo come rudimenti nel maschio giovane, scompaiono quando diventa vecchio; e mancano nella femmina in tutte le età; ma si sa che le femmine di certe altre antilopi e cervi presentano occasionalmente rudimenti di questi denti. Gli stalloni hanno piccoli denti canini, che nella cavalla mancano affatto o sono rudimentali: ma non pare che vengano adoperati per combattere, perchè gli stalloni mordono cogli incisivi, e non spalancano la bocca come fanno i camelli ed i guanacos. Ogniqualvolta il maschio adulto ha denti canini ora in uno stato inefficace, mentre la femmina non ne ha alcuno od ha semplici rudimenti; noi possiamo conchiudere che il primitivo progenitore maschio della specie era provvisto di denti canini efficaci, che vennero poi parzialmente trasmessi alle femmine.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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