Questi cinghiali, come posso soggiungere citando l’autorità del signor Bartlett, quando combattono fra loro, stanno direttamente faccia contro faccia.
Infine il potamochero d’Africa (Potamochærus penicillatus) ha una prominenza dura cartilaginosa da ogni lato della faccia sotto gli occhi, che risponde al cuscinetto flessibile del facocero; ha pure due prominenze ossee sulla mascella superiore sopra le narici. Un cinghiale di questa specie nel Giardino Zoologico di Londra irruppe recentemente nella gabbia del facocero. Essi combatterono per tutta la notte, e l’indomani mattina furono trovati molto esausti di forze, ma senza gravi ferite. È un fatto significante, perchè dimostra lo scopo delle prominenze ed escrescenze sopra descritte; che queste erano coperte di sangue, ed erano ferite e graffiate in un modo straordinario.
La criniera del leone è una buona difesa contro l’unico pericolo cui egli può andare incontro, cioè le aggressioni di leoni rivali; perchè i maschi, secondo quello che mi disse sir A. Smidt, impegnano lotte terribili, ed un giovane leone non osa accostarsi ad un vecchio leone. Nel 1857 una tigre a Bramwich irruppe nella gabbia di un leone; e ne seguì una scena spaventosa; "la criniera del leone gli salvò il collo ed il capo da gravi ferite, ma la tigre riuscì a lacerargli l’umbellico, ed in pochi minuti lo rese morto". Il largo collare che contorna la gola ed il mento della lince del Canadà (Felis Canadensis) è molto più lungo nel maschio che non nella femmina; ma non so se serva o no di difesa.
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