Può essere stato un gran vantaggio pel leone e pel puma che abitano comunemente località aperte aver perduto le loro strisce ed essere divenuti così meno vistosi alla loro preda; e se le successive variazioni, mercè le quali si otteneva questo intento, seguivano piuttosto tardi nella vita, i giovani avrebbero conservato le loro strisce, come sappiamo essere il caso. Rispetto al cervo, ai maiali ed ai tapiri, Federico Müller mi ha fatto notare che questi animali perdendo per opera della scelta sessuale le loro macchie e le loro strisce sarebbero divenuti meno appariscenti pei loro nemici; ed avrebbero avuto specialmente bisogno di questa protezione, perchè i carnivori crescevano in mole ed in numero durante i periodi terziari. Questa può essere la vera spiegazione, ma è piuttosto strano che i giovani non abbian goduto della stessa protezione, ed è ancora più strano che in alcune specie gli adulti abbiano conservato le loro macchie, sia parzialmente o compiutamente durante una parte dell’anno. Quantunque non ci sia dato spiegare la causa, sappiamo che quando l’asino domestico varia e diviene rossiccio-bruno, grigio o nero, le strisce sulle spalle ed anche sulla spina spesso scompaiono. Pochissimi cavalli, tranne le specie di colori oscuri, presentano strisce sopra ogni parte del corpo; tuttavia abbiamo buona ragione per credere che il cavallo originario fosse striato sulle zampe e sulla spina, e probabilmente sulle spalle. Quindi la scomparsa delle macchie e delle strisce nel nostro cervo attuale adulto, nei maiali e nei tapiri, può essere dovuta ad un mutamento nel colore generale dei loro abiti; ma non è possibile decidere se questo mutamento venisse effettuato mercè la scelta sessuale o la naturale, o sia stato l’effetto dell’azione diretta delle condizioni della vita, o di qualche altra causa ignota.
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Federico Müller
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