La pelle nuda della faccia differisce in modo meraviglioso nel colore delle varie specie. Sovente è bruna o color di carne, con parti perfettamente bianche, e spesso nera come quella del nero più fuligginoso. Nel Brachyurus la tinta scarlatta è più brillante che non quella delle signore circasse più rosee. Talvolta ha una tinta più distintamente aranciata che non qualsiasi Mongolo, ed in parecchie specie è azzurra, volgente al violetto ed al grigio. In tutte le specie conosciute dal signor Bartlett, in cui gli adulti dei due sessi hanno facce vivacemente colorite, i colori nella prima giovinezza sono sbiaditi o mancanti. Questa regola prevale parimente nel Mandrillo e nel Rhesus, nei quali la faccia e le parti posteriori del corpo sono brillantemente colorite in un sesso solo. In questi ultimi casi abbiamo ogni ragione per credere che i colori furono acquistati mercè la scelta sessuale; e siamo naturalmente indotti ad estendere lo stesso modo di vedere alle precedenti specie, sebbene i due sessi quando sono adulti abbiano la faccia colorita nello stesso modo.
Quantunque, secondo il nostro gusto, molte sorta di scimmie siano ben lungi dall’essere belle, altre specie sono universalmente ammirate pel loro aspetto elegante e pei loro brillanti colori. Il Semnopithecus nemaeus, sebbene colorito particolarmente, è descritto come sommamente grazioso; la faccia tinta di arancio è circondata da lunghe fedine di bianchezza abbagliante, con una striscia color rosso-castagno sopra le sopracciglia; la pelliccia sul dorso è grigio delicato con una macchia quadra sui lombi, la coda e le braccia anteriori bianco-candido; una gorgiera color castagno sovrasta il petto; le cosce posteriori sono nere colle zampe color castagno.
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