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      Come in ogni classe di animali, così nell’uomo, i caratteri distintivi del sesso maschile non sono pienamente sviluppati finchè non è prossimo alla età adulta; e se è evirato non compaiono mai. Per esempio, la barba è un carattere sessuale secondario, ed i bambini non hanno barba, sebbene nella prima età abbiano moltissimi capelli. Probabilmente la comparsa in una età piuttosto tarda delle successive variazioni, mercè le quali l’uomo acquista i suoi caratteri mascolini, è la ragione per cui non sono trasmessi che al sesso mascolino solo. I bambini dei due sessi si rassomigliano moltissimo, come i giovani di tanti altri animali nei quali gli adulti dei due sessi differiscono; parimente rassomigliano molto più strettamente alla donna adulta che non all’uomo adulto. Tuttavia la donna finisce per assumere certi caratteri distintivi, e dicesi che nella formazione del cranio stia in mezzo fra il bambino e l’uomo. Parimente, siccome i giovani di specie intimamente affini ma distinte non differiscono tanto fra loro quanto gli adulti, così è pure il caso nei bambini delle differenti razze umane. Alcuni hanno anzi asserito che le differenze di razza non si possono scoprire nel cranio di un bambino. Rispetto al colore il neonato del nero è color rossiccio-bruno-noce, che in breve diviene grigio-lavagna; il color nero non si sviluppa pienamente al Sudan che entro l’anno; ma in Egitto ci vogliono tre anni. Gli occhi del nero sono dapprima azzurri, ed i capelli castano-chiaro piuttosto che non neri, e sono arricciati solo alle punte.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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