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      Bisogna tener a mente che la tendenza dei caratteri acquistati in un periodo tardo della vita da ogni sesso ad essere trasmessi allo stesso sesso alla medesima età, e dei caratteri acquistati in un’età giovanile ad essere trasmessi ai due sessi, sono regole che, sebbene generali, non sempre prevalgono. Se esse prevalessero sempre, non potremmo conchiudere (ma qui vado oltrepassando i miei limiti) che gli effetti ereditati della primiera educazione dei fanciulli e delle fanciulle sarebbero trasmessi ugualmente ai due sessi; cosicchè l’attuale disuguaglianza della forza mentale fra i due sessi non potrebbe essere distrutta da un consimile andamento di educazione giornaliera; nè potrebbe essere cagionata dalla loro dissimile educazione. Onde la donna potesse giungere allo stesso livello dell’uomo; dovrebbe, quando è adulta, essere educata all’energia e alla perseveranza, ed esercitare la sua ragione e la sua immaginazione al più alto punto, ed allora probabilmente trasmetterebbe queste qualità alle sue figlie adulte. Tuttavia non si potrebbero allevare in tal modo tutte le donne, a meno che durante molte generazioni le donne che fossero eminenti nelle suddette virtù si maritassero, e producessero un numero maggiore di figli che non le altre donne. Quantunque gli uomini, come abbiamo osservato per la forza del corpo, non combattano ora pel possesso delle mogli, e che questa forma di scelta sia scomparsa, tuttavia essi generalmente sono sottoposti durante la virilità ad una grave lotta onde mantenersi e mantenere la propria famiglia; e questo tenderà a mantenere ed anche ad accrescere le loro forze mentali, e, come conseguenza l’attuale disuguaglianza fra i sessi.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830