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      Ma se questo fu il caso, ciò deve essere seguito in un tempo ben remoto, prima che i progenitori dell’uomo fossero divenuti abbastanza umani per trattare e stimare le donne come semplici schiave. L’oratore appassionato, il bardo, o il musicante, quando colle loro note e le loro svariate cadenze eccitano le più forti emozioni nei loro uditori, non sospettano invero che adoperano gli stessi mezzi coi quali, in periodo sommamente remoto, i loro antenati semi-umani svegliavano reciprocamente le loro ardenti passioni, durante il loro mutuo corteggiamento e la loro rivalità.
      Dell’azione della bellezza nel produrre i matrimoni del genere umano. - Nella vita civile l’uomo è grandemente propenso, sebbene non affatto in modo esclusivo, a lasciarsi guidare nella scelta di una moglie dall’aspetto esterno; ma noi ci occupiamo principalmente dei tempi primitivi, e il nostro solo mezzo per formarci un giudizio intorno a ciò è quello di studiare gli abiti delle nazioni selvagge e semi-incivilite attuali. Se si può dimostrare che gli uomini delle differenti razze preferiscono le donne che hanno certi caratteri, o reciprocamente che le donne preferiscono certi uomini, avremo allora da ricercare se questa scelta, continuata per molte generazioni, avrebbe prodotto un qualche sensibile effetto sulla razza, sia sopra un sesso o sopra i due sessi; quest’ultima circostanza dipenderà dalla forma di eredità che avrà prevalso.
      Sarà bene prima di tutto dimostrare con qualche particolare che i selvaggi pongono la più grande attenzione al loro aspetto personale.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830