Hearne, che visse molti anni fra gli indiani di America, e che era un eccellente osservatore, dice, parlando delle donne: "Domandate ad un indiano del Nord che cosa sia la bellezza, ed egli risponderà, una faccia larga, piatta, occhi piccoli, zigomi sporgenti, tre o quattro larghe linee nere sopra ogni guancia, fronte bassa, mento largo, quadro, naso grosso ad uncino, colorito affumicato, e le mammelle che pendono fino alla cintura". Pallas, il quale visitò le parti settentrionali dell’impero Cinese, dice: "sono colà preferite quelle donne che hanno aspetto di Mandschu, vale a dire il volto largo, gli zigomi sporgenti, il naso larghissimo, e le orecchie enormi"; e Vogt osserva che l’ubiquità dell’occhio, che è propria dei Cinesi e dei Giapponesi, viene esagerata a bella posta nei loro dipinti, come "per mostrare, sembra, la loro bellezza, che fa contrasto cogli occhi dei barbari dai capelli rossi". È una cosa notissima, come osserva ripetutamente Huc, che i Cinesi dell’interno considerano gli Europei orribili per la loro pelle bianca ed il naso prominente. Secondo il nostro modo di vedere, il naso è tutt’altro che prominente negli indigeni di Ceylan; tuttavia "i Cinesi nel settimo secolo, avvezzi alle fattezze piatte delle razze Mogul, furono sorpresi alla vista dei nasi prominenti dei Cingalesi; e Thsang li descrive siccome forniti di un becco d’uccello col corpo di un uomo".
Finlayson, dopo aver minutamente descritto il popolo della Cocincina, dice che le loro teste e le loro facce rotonde sono i loro principali caratteri, ed aggiunge, "la rotondità di tutto il loro aspetto appare più spiccata nelle donne, le quali sono considerate tanto più belle quanto più presentano questa forma di faccia". I Siamesi hanno piccolo naso con narici divergenti, una bocca larga con labbra alquanto grosse, il volto notevolmente largo, cogli zigomi sporgenti e grossi.
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