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      Gli uomini di ogni razza preferiscono ciò che son soliti a vedere; non possono sopportare nessun grande mutamento; ma piace loro la varietà, ed ammirano ogni punto caratteristico portato ad un estremo moderato. Gli uomini avvezzi ad un volto quasi ovale, a fattezze diritte e regolari, ed a colori brillanti, ammirano, come sappiamo noi europei, questi particolari quando sono più fortemente sviluppati. D’altra parte gli uomini avvezzi ad una faccia larga, a zigomi sporgenti, a un naso depresso, ad una pelle nera, ammirano questi particolari allorchè sono fortemente sviluppati. Senza dubbio caratteri di ogni sorta possono agevolmente essere troppo sviluppati per essere belli. Quindi una bellezza perfetta, che comprende molti caratteri modificati in un modo particolare, sarà in ogni razza un prodigio. Come disse molto tempo fa il grande anatomico Bichat, se ognuno fosse stato sullo stesso modello, non vi sarebbe più la bellezza. Se tutte le nostre donne divenissero tanto belle quanto la Venere dei Medici, per un certo tempo questo ci piacerebbe, ma in breve desidereremmo variare; ed appena avremmo ottenuto la varietà, desidereremmo vedere certi caratteri nelle nostre donne un poco esagerati oltre il modello comune allora esistente.
     
     
      CAPITOLO XX.
      CARATTERI SESSUALI SECONDARIDELL’UOMO, cont.
     
      Intorno agli effetti della continua scelta delle donne secondo un differente modello di bellezza in ogni razza - Delle cause che intralciano la scelta sessuale nelle nazioni incivilite e selvagge - Condizioni favorevoli alla scelta sessuale durante i tempi primitivi - Del modo di azione della scelta sessuale nell’umanità - Delle donne, le quali nelle tribù selvagge hanno qualche facoltà di scegliersi il marito - Mancanza di peli sul corpo e sviluppo della barba - Colore delle pelle - Sommario.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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