Nell’ultimo capitolo abbiamo veduto che in tutte le razze barbare, gli ornamenti, le vesti, e l’aspetto esterno sono molto apprezzati, e che gli uomini considerano la bellezza delle loro donne secondo un molto vario concetto. Dobbiamo ora ricercare se questa preferenza e la conseguente scelta durante molte generazioni di quelle donne, che appaiono agli uomini di ogni razza le più avvenenti, abbia alterato il carattere delle femmine sole o dei due sessi. Nei mammiferi la regola generale sembra essere che ogni sorta di carattere acquistato mercè la scelta sessuale delle femmine venga comunemente trasmessa alla prole dei due sessi. Se un qualche mutamento fosse stato in tal modo operato, è quasi certo che le differenti razze sarebbero state differentemente modificate, siccome ognuna ha un concetto suo particolare intorno alla bellezza.
Nel genere umano, specialmente nei selvaggi, molte cause intralciano l'azione della scelta sessuale, per quello almeno che concerne la struttura del corpo. Gli uomini inciviliti sono molto più attratti dalle grazie della mente nelle donne, dalla loro ricchezza e specialmente dalla loro posizione sociale; perchè di rado gli uomini prendono una moglie in un livello sociale molto inferiore al loro. Gli uomini che riescono ad ottenere le donne più belle, non avranno per ciò maggiore probabilità di lasciare una più lunga fila di discendenti che non gli altri uomini che hanno la moglie meno bella, eccettuato quei pochi che legano la loro fortuna secondo la legge di primogenitura.
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