Negli Abiponi, quando un uomo sceglie una moglie ne patteggia il prezzo coi genitori. Ma "frequentemente accade che la fanciulla non acconsente al contratto fatto fra i genitori e lo sposo, respingendo con ostinazione qualunque trattativa di quella unione". Spesso fugge, si nasconde, e così scansa lo sposo. Nelle Isole Fiji l’uomo s’impadronisce della donna che vuole sposare con finta o vera violenza; ma "giunta alla casa del suo rapitore, se non approva l’unione, fugge presso alcuno che possa proteggerla; se però è soddisfatta la faccenda si aggiusta subito". Nella Terra del Fuoco un giovane comincia ad ottenere il consenso dei genitori facendo loro qualche servizio, e poi cerca di rapire la fanciulla; "ma se questa non vuole, si nasconde nei boschi finchè il suo ammiratore sia al tutto stanco di cercarla, e smetta l’idea di inseguirla; ma ciò di rado accade". Presso i Calmucchi v’ha una vera corsa fra la sposa e lo sposo, la prima avendo un po’ di vantaggio; e Clarke "venne assicurato che non v’ha mai esempio di una fanciulla che sia presa, a meno che non abbia una certa parzialità per quello che la insegue". Così pure nelle tribù selvagge dell’arcipelago Malese v’ha una consimile corsa pel matrimonio; e dalla relazione del signor Bourien sembra secondo ciò che osserva sir J. Lubbock, che "il premio, non è pel più veloce, nè la battaglia pel più forte, ma pel giovane che ha la buona fortuna di piacere alla sua richiesta sposa".
Veniamo all’Africa: i Cafiri comprano le loro mogli, e le fanciulle sono battute duramente dai loro padri se non vogliono accettare uno sposo prescelto; tuttavia riesce evidente dai molti fatti riferiti del rev. signor Shooter, che esse hanno una notevole facoltà di scelta.
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