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      Quindi possiamo dedurre che le razze umane furono rese differenti, per quanto riguarda la scelta sessuale, in gran parte durante un’epoca remotissima; e questa conclusione getta luce sul fatto notevole che nel periodo più antico di cui abbiamo finora potuto avere memoria, le razze umane erano già divenute quasi tanto differenti quanto lo sono attualmente.
      Le opinioni qui esposte, sulla parte che la scelta sessuale ha avuto nella storia dell’uomo, hanno bisogno di precisione scientifica. Colui che non ammette questa azione nel caso degli animali sottostanti, non ammetterà tutto quello che ho scritto negli ultimi capitoli intorno all’uomo. Non possiamo dire positivamente che questo carattere e non quello sia stato in tal guisa modificato; tuttavia è stato dimostrato che le razze umane differiscono fra loro e dai loro più prossimi affini fra gli animali più bassi, in certi caratteri che non sono loro di alcun servizio negli usi ordinari della vita, e che è probabilissimo che siano stati modificati per opera della scelta sessuale. Abbiamo veduto che fra i più bassi selvaggi le genti di ogni tribù ammirano le qualità caratteristiche loro proprie, - la forma del capo e del volto, la quadratezza degli zigomi, la prominenza o la depressione del naso, il colore della pelle, la lunghezza dei capelli, la mancanza di peli sul volto e sul corpo, oppure la presenza di una grande barba, e così avanti. Quindi questi ed altri cosiffatti punti non possono a meno di essere andati lentamente e graduatamente esagerandosi dagli uomini più forti e più abili di ogni tribù; i quali hanno dovuto riuscire ad allevare un numero di figli maggiore, avendo preso per moglie, durante il corso di molte generazioni, le donne più fortemente caratterizzate, e quindi le più attraenti.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830