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      Il lettore che si è dato la pena di scorrere i vari capitoli dedicati alla scelta sessuale, potrà giudicare fino a qual punto le conclusioni cui sono giunto siano sostenute da sufficienti prove. Se accetta queste conclusioni, egli può, credo, estenderle con certezza al genere umano; ma sarebbe qui superfluo ripetere ciò che ho detto infine sul modo in cui la scelta sessuale ha, da quanto pare, operato tanto dal lato del maschio quanto da quello della femmina, facendo in guisa che i due sessi differiscano nell’uomo tanto nel corpo quanto nella mente, e le varie razze differiscano fra loro nei vari caratteri, come dai loro antichi e bassamente organizzati progenitori.
      Colui il quale ammette il principio della scelta sessuale, sarà indotto alla notevole conclusione che il sistema cerebrale non solo regola la maggior parte delle funzioni esistenti del corpo, ma ha un’azione indiretta sul progressivo sviluppo di varie strutture corporali e di certe qualità mentali. Il coraggio, l’indole bellicosa, la perseveranza, la forza e la mole del corpo, le armi di ogni sorta, gli organi musicali, tanto vocali quanto strumentali, i colori vivaci, le strisce e le macchie, le appendici adornanti, sono state indirettamente acquistate da un sesso o dall’altro, dall’azione dell’amore e della gelosia, mercè l’apprezzamento del bello nel suono, nel colore o nella forma, e mercè l’esercizio di una scelta; e queste potenze della mente dipendono evidentemente dallo sviluppo del sistema cerebrale.
      L’uomo investiga scrupolosamente il carattere e la genealogia dei suoi cavalli, del suo bestiame, e dei suoi cani prima di accoppiarli; ma quando si tratta del suo proprio matrimonio, raramente o non mai si prende tutta questa cura.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830